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Diuretici: utilizzo in ambito sportivo, si o no?
Julie Michaelson, una coach in nutrizione, personal trainer e concorrente di Body Building nella categoria “Figure” per la federazione NPC ha parlato apertamente della sua esperienza con l’uso del diuretico idroclorotiazide nella preparazione di una competizione.
Julie Michaelson ha voluto scrivere di persona un resoconto sull’uso di diuretici durante la preparazione delle sue gare. Lo ha fatto perché nessun altro atleta ha scritto un resoconto personale sul proprio vissuto. L’esperienza descritta sarà utile al lettore o alla lettrice dando delle informazioni in merito a queste sostanze che possono essere molto pericolose.
Purtroppo troppo spesso si va ad utilizzare i diuretici in modo improprio, senza sapere nulla di questi farmaci e sopratutto senza avere informazioni necessarie e il benestare sul loro uso da un individuo qualificato, ovvero un medico.
Julie Michaelson ha dichiarato di essere sempre stata orgogliosa di essere una concorrente “natural”, ovvero di non aver mai fatto uso di sostanze dopanti. Lei dichiara di non aver nulla contro l’uso di sostanze che migliorano le prestazioni sportive, né giudica le persone che le usano, Julie ha solo personalmente scelto di non usarle. Lei afferma che fino a poco tempo fa non è nemmeno stata mai tentata di utilizzarle.
Diuretici: una pessima idea
Vediamo qui di seguito ciò che lei dice:
“Mancava esattamente una settimana alla mia ultima competizione e sapevo di non essere neanche lontanamente pronta per salire sul palco. Erano trascorse almeno 4-6 settimane prima di arrivare ad una condizione accettabile, quel giusto grado di definizione ma lontano da come avrei dovuto essere.
Ho considerato di non salire sul palco e di tirarmi indietro all’ultimo minuto, ma non pensavo fosse un’opzione corretta sopratutto nei miei confronti. Ho pensato che forse se avessi potuto perdere sufficiente peso in acqua nella settimana antecedente la gara, avrei potuto compensare la mia “morbidezza” delle forme. Pochi giorni dopo questo mio pensiero ne parlai con un amico e collega culturista che mi ha proposto dei diuretici. Ho pensato che, poiché non era un farmaco dopante, non era un anabolizzante, non era un ormone, quindi non c’era davvero nulla di male. Dopotutto, era solo un diuretico.
Non sono ancora esattamente sicura di cosa fosse scattato nella mia testa che mi ha fatto pensare fosse un’idea intelligente. La cosa più importante per me nell’intero processo di preparazione alle competizioni è assicurarmi di prepararmi mantenendomi in salute e quindi intuivo che ci sarebbero state dure conseguenze a causa di ciò che stavo scegliendo di fare. Per qualche motivo ho completamente ignorato questa fase analitica e la disperazione di trovare la mia forma migliore mi ha fatto cadere nella “trappola”.
Diuretici: farmaci da assumere con cautela
Julie afferma che il diuretico che ha assunto è stato: l’droclorotiazide, un diuretico tiazidico che aiuta a impedire al corpo di assorbire troppo sodio (il sodio in eccesso può causare ritenzione idrica). L’idroclorotiazide come farmaco nasce per trattare la ritenzione idrica (edema) nelle persone con insufficienza cardiaca, cirrosi epatica, disturbi renali o anche la ritenzione di liquidi causata dall’aromatizzazzione degli steroidi anabolizzanti (conversione in estrogeni). Questo farmaco è anche usato per trattare la pressione alta (ipertensione).
Se questo farmaco viene assunto nelle circostanze sopra descritte, sotto controllo medico e a dosi corrette, non sussiste alcun problema. Ma nel mio disperato tentativo di sembrare pronta per salire sul palco, Julie non si è presa il tempo per informarsi e indagare su cosa esattamente stava prendendo e come avrebbe dovuto prenderlo per minimizzare gli effetti collaterali.
Julie nella fretta di apparire al meglio, non sapeva che stava assumendo un farmaco che non dovrebbe essere usato dagli asmatici e dalle persone con allergie ai sulfamidici. Così questa atleta ha preso quello che le è stato consigliato, arrivando il giorno della gara gravemente e pericolosamente disidratata. Si, perché non avendo alcuna patologia in atto per cui l’organismo trattiene patologicamente dei liquidi, il diuretico espelle l’acqua extra e sopratutto intracellulare di una persona sana, provocando grossa disidratazione.
Perdere peso con i diuretici è pericoloso
Nella settimana antecedente alla gara Julie ha iniziato ad aumentare le ore di allenamento cardio vascolare, a fare saune per smaltire i liquidi più velocemente ed ha iniziato a bere di meno. Insomma un grande pasticcio…
Nel corso dei due giorni pre gara ha assunto anche dosi elevate di questo diuretico che le ha consentito di perdere molti chili! In cuor suo era ben a conoscenza che perdere così tanto peso avrebbe significato gravi conseguenze, non si può perdere così tanto peso senza avere un serio effetto collaterale.
Julie dice: “La sera prima della gara ho mangiato il mio solito pasto carico di carboidrati, composto da pancake con burro e sciroppo d’acero e un bicchiere di succo d’arancia. Poiché il mio allenatore non sapeva che stavo prendendo dei diuretici, mi ha comunque fatto consumare questo solito pasto.
Col senno di poi è stata probabilmente una pessima idea avere ingerito tutto quello zucchero insieme ai diuretici. La mattina della gara ho fatto la mia stessa colazione a base di pancake e mi sentivo praticamente come se la morte fosse entrata in me .
Mi stavo già gonfiando, stavo male. Dopo aver mangiato, non avevo davvero voglia di cibo, ma solo di qualcosa di freddo e sentivo una sete esagerata. Quindi mi sono goduta un paio di ciotole di gelato light e un succo di ananas. Ancora un’altra pessima idea. Tutto quello zucchero è stata solo la ricetta per il disastro totale”.
Cosa è successo alla nostra povera Jiulie?
Quello che questa atleta di Body Building non sapeva era che oltre alla sensibilità e possibile allergia a certi farmaci, bisogna prestare attenzione all’assunzione di zuccheri in combinazione con all’uso di diuretici e all’apporto di liquidi in generale sia prima che dopo la competizione.
Dopo la gara infatti Julie ammette di aver bevuto tanta acqua come una matta! Più che cibo voleva solo acqua. La settimana successiva invece ha iniziato a sentire anche l’esigenza di mangiare, quindi il senso si appetito è aumentato.
Pasticciando con i diuretici questa ragazza ha messo veramente a dura prova il suo equilibrio elettrolitico, il suo organismo in generale e rimediare ai danni da un assunzione di un farmaco così potente, senza la supervisione di uno specialista, è stato ancora più complicato.
Sconsiglio vivamente un’esperienza del genere a chiunque abbia a che fare con delle competizioni in ambito fitness e body building, non bisogna mai affidarsi così facilmente ai farmaci per raggiungere i propri obiettivi sportivi, prima di tutto c’è da prestare un’attenzione, quasi maniacale alla dieta e poi, solo successivamente e solo controllo medico, si può scegliere se assumere integratori o farmaci specifici per diminuire la ritenzione idrica.
Luca Bonmartini
Personal Health Coach – Aesthetic Medical Assistant
Founder of BioAllenamento Training System & EMS-Tone System