Problema doping: PED e sostanze per migliorare le prestazioni

Il doping nell’ambiente sportivo sia amatoriale che agonistico è purtroppo molto diffuso.

Certamente questo non significa che tutti coloro che praticano sport si servano di sostanze dopanti, ma purtroppo molto spesso si sente parlare di squalifiche di atleti che hanno assunto sostanze illegali per aumentare la loro performance. Altresì in ambiente amatoriale esiste una realtà molto diffusa d’uso di PED.

Tra i PED vi sono integratori consentiti e leciti e sostanze dopanti vietate.

Cosa sono i PED?

PED è l’acronimo di Performance Enhancing Drugs. Sono sostanze che vengono utilizzate per migliorare qualsiasi forma di prestazione fisica. Tra esse troviamo:

  • I farmaci anabolizzanti per l’aumentano della massa muscolare come ad esempio testosterone e derivati, ormone della crescita (GH), fattori di crescita (IGF-1), nonché Proormoni e modulatori selettivi dei recettore androgeni (SARMS), beta-2 agonisti (es. Clenbuterolo)
  • Gli stimolanti che migliorano la concentrazione e la reattività. Ad esempio stimolanti dopaminergici, nootropi e aiuti ergogenici che promuovono anche le prestazioni cognitive e atletiche migliorando la forza e la resistenza muscolare e riducendo il tempo di reazione e l’affaticamento (es. caffeina, efedrina, metilfenidato e anfetamina).
  • Gli ausili ergogenici o sostanze che migliorano le prestazioni atletiche. Ad esempio farmaci come le anfetamine e il metilfenidato che aumentano la produzione di energia e ritardano l’inizio della fatica. Bupropione che aumenta la potenza e lo forzo ma solo a breve termine. La creatina, un integratore alimentare comunemente usato dagli atleti per aumentare la capacità di esercizio ad alta intensità.
  • Le Biomolecole umane. La creatina e il β-idrossi β-metilbutirrato sono composti presenti in natura negli esseri umani che hanno effetti ergogenici ben stabiliti ed effetti sulla composizione corporea.
  • Gli adattogeni che sono piante che supportano la salute attraverso effetti aspecifici, neutralizzano vari fattori di stress ambientali e fisici pur essendo relativamente sicure e prive di effetti collaterali.
  • I nootropi, o “potenziatori della cognizione”, avvantaggiano la cognizione generale migliorando la memoria o altri aspetti del controllo cognitivo.
  • Gli antidolorifici che consentono prestazioni oltre la normale soglia del dolore. Alcuni antidolorifici aumentano la pressione sanguigna, aumentando l’apporto di ossigeno alle cellule muscolari. Gli antidolorifici utilizzati dagli atleti vanno dai comuni farmaci da banco come i FANS (es. l’ibuprofene) ai potenti narcotici da prescrizione.
  • I sedativi e gli ansiolitici sono talvolta usati in sport come il tiro con l’arco che richiedono mani ferme e mira precisa, e anche per superare l’eccessivo nervosismo o disagio. Diazepam e propranololo sono esempi comuni; Occasionalmente vengono utilizzati anche etanolo e cannabis.
  • Gli stimolatori del sangue (agenti dopanti del sangue) che aumentano la capacità di trasporto dell’ossigeno del sangue oltre la capacità naturale dell’individuo. Sono utilizzati negli sport di resistenza come la corsa a lunga distanza, il ciclismo e lo sci nordico. L’eritropoietina umana ricombinante (rhEPO) è uno dei farmaci più conosciuti in questa classe.
  • Gli agenti dopanti genetici sono una classe relativamente recente di sostanze che migliorano le prestazioni atletiche. Queste terapie farmacologiche, che comportano il trasferimento genico mediato da vettori virali, non sono note per essere attualmente in uso.

Il doping nel fitness: di che cosa si tratta esattamente

Il doping purtroppo è conosciuto ed è inteso come detto sopra come l’assunzione di sostanze che alterano la propria prestazione fisica durante lo svolgimento di specifiche attività sportive. Ogni attività sportiva ha un proprio obiettivo di performance, ecco appunto perché esistono integratori e sostanze diverse per prestazioni diverse. Dall’elenco descritto nel paragrafo precedente si capisce come esistono elementi dopanti che annullano la sensazione di fatica o di dolore, altri invece che servono per aumentare la massa muscolare o la forza, altri ancora la resistenza e così via. Praticamente ogni sport ha il suo doping. Sei scandalizzato/a? Non esserlo, purtroppo è così.

Sarebbe bellissimo che non esistesse alcuna sostanza dopante e tutti fossero natural, ma il mondo reale è ben diverso.

Mi ricordo ancora quando Ben Johnson, nei Giochi olimpici di Seul del 1988 vinse la finale dei 100 metri.

Stabilì il nuovo record mondiale con il tempo di 9″79, per essere poi squalificato perché trovato positivo al controllo anti-doping.

Ma credi veramente che in tutte le competizioni svolte in quell’anno, lui fosse l’unico dopato? Cioè pensi che Pantani quando fu trovato positivo all’utilizzo di sostanze dopanti, fosse l’unico in tutto il ciclismo?

Sorvoliamo..

Ognuna di queste sostanze però, oltre ad essere illegali, possiedono anche dei rischi per la salute. Questo perché ogni farmaco ha in se degli effetti collaterali che accompagnano i benefici a livello di performance. Purtroppo non esiste sostanza che abbia effetto positivo sulla prestazione atletica, che in qualche modo non alteri l’equilibrio del corpo o che possa far insorgere effetti collaterali.

Gli effetti collaterali delle sostanze dopanti

Ci sono alcune persone che scelgono di assumere sostanze dopanti ignorando i così detti “sides” ed i rischi possibili per la salute. Rischi leggeri su talune sostanze (ad esempio la Creatina), rischi molto gravi per tal altre sostanze come da esempio l’insulina. Insulina che ricordiamo è uno (se non il più) degli ormoni ormoni più anabolici che esistano che ha come effetto collaterale di una cattiva gestione il coma e la morte.

L’obiettivo d’avere una grossa muscolatura, forte, performante, sentendo meno la fatica durante gli allenamenti, ha il suo risvolto della medaglia.
Tra gli effetti collaterali ve ne sono di più gravi, come il rischio di uno scompenso cardiaco, dato che determinate sostanze aumentano i battiti e in più anche la pressione; a effetti meno gravi come problemi gastrointestinali, ipogonadismo, ginecomastia ecc..

Tu penserai che sono tutti gravi, si, ti do ragione, ma un conto è una grossa aromatizzazione reversibile, rispetto ad uno scompenso cardiaco. Tutto ciò potrebbe persino aumentare la produzione della peluria, uno scompenso degli ormoni endocrini, effetti negativi sullo stress, sui nervi, sull’umore, ma anche danni ai reni, alla circolazione e anche all’ossigenazione dei tessuti. Nel peggiore dei casi poi e con l’avanzare del tempo, dopo dosi ripetute, si rischia di arrivare anche a tumori oppure a impotenza o a problemi riguardanti la fertilità.

A queste problematiche si aggiungono anche quelle della cirrosi epatica, ma anche ictus, alterazioni del ciclo mestruale.

Tutti questi effetti collaterali possono variare sia a seconda del tipo di sostanza dopante che si assume, sia a seconda della risposta dell’organismo, ma anche in base alla durata delle assunzioni. Se infatti queste sono sporadiche e poi si riesce a non cadere in una vera assuefazione da queste sostanze, si possono limitare i danni. Nel caso invece si esagerasse e si assumessero regolarmente tutti questi elementi, si rischia di avere gravi conseguenze sulla salute.

Il mondo del fitness e dello sport in generale, oltre a comprendere una serie di discipline sportive differenti e ad essere formato sia da atleti professionisti, sia da persone che praticano sport a livello amatoriale, comprende purtroppo anche il discorso sul doping.

Steroidi anabolizzanti, ormoni, peptidi ecc saranno purtroppo sempre presenti. Perché? Perché si cerca sempre di più la perfezione fisica con canoni sempre più elevati in termini di muscolatura e definizione, perché le competizioni diventano sempre più impegnative e l’atleta deve battere record su record, portando la propria performance al di là dei propri limiti.

 

Luca Bonmartini
Personal Health Coach – Aesthetic Medical Assistant
Founder of BioAllenamento Training System & EMS-Tone System

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