Elettrostimolazione EMS: cos’è e a cosa serve

Da quando in tv o sui Social spopolano le televendite e sponsorizzazioni, non è raro imbattersi in pubblicità di elettrostimolatori che promettono risultati eccezionali senza l’attività fisica.

Un elettrostimolazione può dare così tanti benefici alla muscolatura?

La verità è che l’elettrostimolatore non sostituisce in alcun modo l’attività fisica e non può far ottenere gli stessi risultati derivanti da essa. Questa la dura realtà. L’elettrostimolatore può essere però un aiuto validissimo in determinate e specifiche circostanze, ma non può sostituire i benefici dell’allenamento.

Ciò che si può fare con l’elettrostimolazione è potenziare gli effetti di un allenamento, raggiungere obiettivi più in fretta o in misura maggiore, stimolare e riabilitare la muscolatura quando non è possibile muovere un’articolazione (ad esempio dopo un infortunio o dopo un’operazione), ed infine con protocolli specifici come il trattamento EMS-TONE, dove vengono utilizzati sia gli impulsi dell’elettrostimolatore che specifiche tecniche per attivare e stimolare la muscolatura.

Ecco gli unici tre casi dove un elettrostimolatore professionale, ripeto, professionale può darti dei veri benefici e risultati

Cos’è un elettrostimolatore EMS

La stimolazione muscolare elettrica (EMS), nota anche come stimolazione elettrica neuromuscolare (NMES) o elettromiostimolazione, è un protocollo che provoca una contrazione muscolare utilizzando impulsi elettrici che stimolano direttamente i motoneuroni. Un’unità EMS è un dispositivo che offre questo tipo di stimolazione.

Questa stimolazione crea contrazioni muscolari che possono essere rapide e frequenti, veloci con lunghe pause o contrazioni che vengono mantenute per diversi secondi o minuti.

Normalmente è il tuo corpo che attiva i muscoli inviando impulsi elettrici dal cervello attraverso il sistema nervoso centrale (SNC). Un dispositivo EMS professionale consente di trasferire contrazioni muscolari profonde, intense e senza effettivamente attivare (o stressare) il tuo sistema nervoso centrale, per non parlare delle articolazioni e dei tendini.

La cosa interessante è che il tuo corpo non conosce la differenza tra una contrazione volontaria e una elettricamente stimolata. Il tuo corpo riconosce solo che c’è uno stimolo e reagisce di conseguenza.

Se questo ti sembra un po’ strano, non ti preoccupare: c’è la scienza a confermarlo.

Uno studio pubblicato sul Journal of Strength and Conditioning ha esaminato se l’EMS potesse o meno aiutare gli atleti d’élite a ottenere un vantaggio in termini di prestazioni. In questo studio si è concluso che gli atleti allenati, nonostante il loro già alto livello di forma fisica, sono stati in grado di migliorare significativamente il loro livello di forza.

In conclusione di questo studio, i ricercatori hanno affermato che l’elettrostimolazione EMS offre un’aggiunta molto valida al tradizionale allenamento per migliorare i parametri di forza e le capacità motorie negli atleti.

Un altro studio del 2015 intitolato “Effetti della elettroterapia ad alta frequenza sull’obesità addominale nelle giovani donne: uno studio controllato randomizzato” fornisce un esempio diverso dell’efficacia dell’EMS. Invece dei livelli di forma fisica, questo studio ha esaminato se l’elettrostimolazione EMS possa aiutare a perdere grasso corporeo.

In questo studio un gruppo di soggetti ha effettuato 30 minuti di terapia con corrente ad alta frequenza tramite una serie di elettrodi posizionati sullo stomaco. I soggetti hanno fatto queste sessioni tre volte alla settimana per sei settimane. Dopo quelle sei settimane, i ricercatori hanno misurato la circonferenza della vita del soggetto, l’indice di massa corporea, la massa grassa sottocutanea (grasso sotto la pelle) e la percentuale di grasso corporeo totale.

Sorprendentemente, senza modificare la loro tipologia di esercizio fisico e la loro dieta, l’elettrostimolazione EMS ha effettivamente causato effetti non trascurabili sulla diminuzione della circonferenza della vita e sul grasso addominale, portando i ricercatori a concludere che l’uso della terapia EMS ad alta frequenza può essere utile per ridurre i livelli di grasso corporeo in modo localizzato.

Elettrostimolazione EMS: i benefici

L’elettrostimolazione professionale quindi con la specifica stimolazione delle fibre muscolari derivante dagli impulsi elettrici generati dai dispositivi, può trovare campo d’azione per:

  • Recupero muscolare: agendo sul muscolo con onde a bassa frequenza è possibile ridurre, a volte anche di molto, i tempi di recupero muscolare post trauma o post intervento.
  • Riscaldamento: non solo in fase post-allenamento come agente defaticante, ma anche in fase di riscaldamento è possibile utilizzare l’elettrostimolatore. Molto spesso infatti, si trovano programmi specifici per riscaldare i muscoli in modo specifico prima di un allenamento o una competizione.
  • Miglioramento delle capacità atletiche: esistono programmi specifici per potenziare ciò che si sta eseguendo durante l’attività fisica di preparazione sportiva.
  • Tonicità e modellamento: come abbiamo detto poco sopra, il solo elettrostimolatore non può garantire grossi cambiamenti in merito a tono e rimodellamento muscolare, ma se applicato ad esempio con il protocollo EMS-Tone, si possono ottenere dei più che ottimi risultati in termine di tonicità del tessuto muscolare e della sua forma.
  • Riabilitazione: come accennato anche in precedenza, gli elettrostimolatori Ems svolgono anche una funzione riabilitativa. Velocizzano cioè la fase di recupero del muscolo fermo a causa di un infortunio.
  • Drenare: esistono protocolli specifici per stimolare la circolazione ed il drenaggio linfatico, così da diminuire edema, cellulite o ritenzione idrica.

Elettrostimolazione EMS: controindicazioni

Si accennava prima alla completa sicurezza di questi dispositivi nei soggetti sani, i quali possono utilizzare gli elettrostimolatori in tutta tranquillità. E’ bene invece abolire completamente l’utilizzo degli elettrostimolatori nei soggetti epilettici, portatori di pacemaker, con disturbi cardiaci, chi presenta neoplasie o nelle donne in gravidanza.

Inoltre è bene ricordare che l’elettrostimolatore se non come dispositivo professionale e se non utilizzato in modo specifico da personale qualificato, non produrrà grossi benefici. A prescindere comunque l’allenamento, l’attività fisica in generale, non devono mai mancare se si vuole generare in modo esponenziale ogni risultato dall’elettrostimolazione.

Anche in abito riabilitativo o in campo estetico, ovvero quando la pratica sportiva potrebbe mancare, l’abbinamento di movimenti specifici è fortemente consigliato per uno stimolo muscolare che generi cambiamenti ai tessuti, sia in termine di forza, di resistenza che di forma e tono.

 

Luca Bonmartini
Personal Health Coach – Aesthetic Medical Assistant
Founder of BioAllenamento Training System & EMS-Tone System

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