Fenotipo Ginoide o Androide: qual è l’allenamento più adatto?

Le caratteristiche ormonali influenzano la forma del nostro corpo.

La maggioranza della popolazione italiana femminile ha, rispetto agli uomini, caratteristiche ormonali per cui la distribuzione del grasso, e anche della cellulite, è concentrata a livello trocanterico (il trocantere è una sporgenza ossea del femore, per capirci meglio le classiche “culotte de cheval”) e degli arti inferiori in genere.

Fisico ginoide o androide

Le donne cosiddette “ginoidi” o a “pera”, a differenza delle poche donne che hanno struttura “androide” o a “mela”, cioè con una maggiore distribuzione di grasso nella parte superiore del corpo, hanno maggiore difficoltà di dimagrimento in quella zona, poiché gli adipociti (le cellule del tessuto adiposo) sono meno predisposti a stoccare gli acidi grassi, cosa che accade più facilmente a livello degli arti superiori.

Uno degli errori più comuni che mi capita di vedere in palestra, è quello di fenotipi a “pera” che eseguono esercizi o corsi prevalentemente per la parte inferiore del corpo, quindi addome, glutei e cosce, tralasciando invece l’area superiore, senza comprendere che così facendo, invece di trarre benefici, andranno a creare maggiori squilibri.

Può anche essere che la massa grassa lentamente diminuisca, a beneficio della massa magra, e quindi visivamente si avrà sicuramente un effetto diverso, ci si vedrà probabilmente più toniche e con meno cellulite, ma il problema di fondo rimarrà invariato, in quanto comunque gli arti superiori appariranno più “piccoli” rispetto al resto del corpo e questo alla fine causerà di nuovo insofferenza e scoraggiamento, con il risultato che l’allenamento verrà abbandonato.

Grasso su gambe e glutei: la soluzione

È invece fondamentale, che chi appartiene a questo fenotipo, comprenda, che oltre ai corsi collettivi e al lavoro cardio, va abbinato un lavoro in sala pesi, ma soprattutto, che oltre ad allenare gli arti inferiori, bisognerà lavorare su quelli superiori. Rinforzare le spalle, spesso chiuse anche a causa di caratteristiche emotive (timidezza, riservatezza …) o di uno sviluppo precoce che porta la donna nella media/tarda infanzia (in genere intorno agli 11/12 anni) ad aver un seno più abbondante rispetto alle coetanee e perciò a sentirsi “diverse” e di far propria una postura scorretta che se non seguita da attività fisica, ci si porterà dietro fino alla maturità, lavorare poi sui bicipiti, tricipiti ecc.. aiuterà nel complesso a sviluppare una figura più armoniosa.

Purtroppo, però, come dicevo prima, il lavoro sugli arti inferiori è lungo, l’accumulo di grasso localizzato, è più difficile da eliminare, combattere la cellulite, modellare le cosce e i glutei, richiede un lavoro lungo e costante, oltre all’esercizio fisico, bisogna affiancare uno stile di vita sano e cercare di mangiare nel miglior modo possibile.
Questo non vuol dire seguire diete drastiche, una pizza ogni tanto o un bicchiere di vino, non ha mai ammazzato nessuno, anzi, ma abituarsi a limitare i cibi “dannosi” per il nostro organismo, bere molta acqua o tisane, anche caffè, senza esagerare, ma non demonizziamolo, e muoversi, muoversi, muoversi.

Diverso il discorso per gli arti superiori che, per entrambi i fenotipi, sono più “semplici” da scolpire, non per questo però da trascurare. Il lavoro sui deltoidi, pettorali, bicipiti, tricipiti … ci porterà notevoli vantaggi, oltre ad aiutarci nel portamento, a sentirci più sicure, a migliorare la percezione di noi stesse, renderà meno visibile la classica caratteristica della donna a “pera”, questo farà si che le differenze tra la parte inferiore e superiore si assottiglieranno e visivamente appariremo più proporzionate.

 

Luca Bonmartini
Personal Health Coach – Aesthetic Medical Assistant
Founder of BioAllenamento Training System & EMS-Tone System

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