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La pasta, un alimento salutare
Chi sa dire no alla pasta?
Primo piatto ricco di fama, simbolo di cucina mediterranea dai sapori intensi, si sposa perfettamente con verdure, pesce o carne divenendo un pasto completo e gustosissimo. Chi non desidera un bel piatto di pasta zucchine e gamberetti? Io sono amante della pasta alla norma oppure la pasta alla carbonara, anche se non è poco calorica!
La pasta: alias carboidrati
Questa categoria comprende zuccheri semplici (come quello da cucina), che sono per l’organismo una fonte di energia velocemente assimilabile, e zuccheri complessi (come l’amido contenuto in cereali e legumi), preziosi elementi nutrizionali.
Riserva personale
Il nostro organismo ha una propria riserva di carboidrati, in forma di glicogeno. Esso fornisce carburante in particolare alle cellule del cervello, che consuma circa 140 grammi di glucosio al giorno, e ai globuli rossi.
Carburante corroborante
I carboidrati, soprattutto gli amidi, prevengono il catabolismo proteico, cioè la distruzione, a fini energetici, di proteine muscolari. Inoltre causano un rilascio lento di sostanze nutritive all’organismo, promuovendo la produzione di serotonina con un effetto saziante e rilassante.
Pasta, la protagonista
La pasta è l’elemento più ricco di carboidrati: contiene amido al 70-75% oltre a fibre e a un 10-12% di proteine. La trasformazione in tempi lunghi dell’amido in zucchero semplice la rende un alimento saziante adatto anche ai diabetici, dal momento che evita i pericolosi picchi glicemici causati dall’abuso di zuccheri semplici.
La pasta è grassa?
Questo è un pregiudizio da sfatare. Un etto di pasta all’uovo cruda contiene 360 calorie e due grammi e mezzo di grassi, valori ottimizzati nel corso della cottura con l’assorbimento di acqua. L’apporto calorico in 120 grammi di carne o pesce e in 80 grammi di pasta dopo la cottura rimane circa lo stesso, dal momento che i primi perdono acqua e acquistano valore energetico e la seconda subisce il processo inverso.
Condire la pasta con garbo
La pasta è un alimento assai versatile. Molto dipende, per linea e salute, dal condimento: ricordiamo infatti che condire la pasta con pomodoro e basilico o con uova e pancetta fa una certa differenza!
Chi ha inventato la pasta?
Le ipotesi più accreditate oggi escludono i cinesi, mentre alcuni pensano che già gli antichi arabi adottassero la pasta secca come alimento ben conservabile durante gli spostamenti delle popolazioni nomadi.
Le orme della pasta viaggiano dagli etruschi, presso le cui tombe sono stati ritrovati tagliere e matterello, ai romani, presso i quali si parla di timballo di lasagne, e in alcuni documenti rinascimentali che attestano l’esistenza di impasti fatti con i piedi… in seguito la pasta è divenuta piatto tipico dei paesi mediterranei, passando, tra l’Ottocento e il Novecento, dalla lavorazione artigianale a quella industriale.
La pasta e lo sport
Dalla metà degli anni Settanta a oggi è emersa l’importanza della pasta nell’alimentazione degli atleti, a discapito della bisteccona iperproteica fino ad allora di rigore.
Un vero trionfo di equilibrio nutrizionale e gratificazione psicologica per chi è già sottoposto a tanti sacrifici… ma anche chi fa sport “in casa” può beneficiare di 80-100 grammi di pasta con sugo leggero al giorno.
Gli aumenti indesiderati di peso non sono infatti da imputarsi alla pasta in sé, ma a un’alimentazione spesso sregolata o semplicemente eccessiva rispetto al movimento praticato nel corso della giornata.
Pappa col pomodoro
Completo ed equilibrato, colma le scorte di glicogeno muscolare ed epatico ed è il piatto ideale nei pasti che precedono lunghi allenamenti, gare e maratone. Con questa ricetta, che sia appena cotta, pasta al forno o pasta fredda, questo piatto fornisce infatti un’alta percentuale di carboidrati (60%), ma anche frazioni di proteine (14%) e grassi (26%), senza diminuire in digeribilità.
Necessitate in particolare di proteine? La pasta al formaggio, alle uova o alla carne fa per voi; se poi preferite le proteine ad alto valore biologico, la pasta con i legumi (la famosa pasta e fagioli) è molto digeribile.
Pasta cotta o scotta?
La quantità ideale d’acqua per la cottura della pasta è di 1 litro per ogni 100 grammi, con 10 grammi di sale che si consiglia di aggiungere poco prima di calare la pasta in pentola, in quanto allenta la bollitura.
Per essere sicuri di scolarla al dente, poi (più digeribile che non scotta) buona abitudine è fermare la cottura con un bicchiere d’acqua fredda appena spento il fornello.
…ed ora, via a farti un piatto di pasta.
Luca Bonmartini
Personal Health Coach – Aesthetic Medical Assistant
Founder of BioAllenamento Training System & EMS-Tone System