Augmentor Alpha la proteina che mette in pausa il metabolismo

Se ci fosse una proteina in grado di rallentare o velocizzare il nostro metabolismo?

Salute e benessere, nell’ambito della ricerca su queste due tematiche importanti leggiamo spesso su pubblicazioni autorevoli novità inerenti lo studio delle funzioni dell’organismo umano e dei suoi complicati meccanismi.

Parlando di proteine, è stato pubblicato su una rivista scientifica americana uno studio non recentissimo ma determinante che ha evidenziato come il ruolo di alcune proteine sarebbe in effetti quello di comunicarci quando è arrivato il momento di risparmiare energia, soprattutto nel caso di scarsa alimentazione o di digiuno.

Il riferimento a ciò che sto dicendo è nello specifico riguardo alla proteina chiamata Augmentor-Alpha, che avrebbe la capacità di “mettere in pausa” il nostro metabolismo quando per varie ragioni abbiamo assunto una quantità di nutrienti scarsa.

La Augmentor-Alpha si esprime in particolar modo nei neuroni agRP, presenti in una regione specifica del cervello: l’ipotalamo. Quando non diamo nutrienti al corpo e siamo a digiuno la quantità di questa proteina nei neuroni aumenta, comunicandoci in tal modo che bisogna di risparmiare energia.

…ed il metabolismo si ferma

In base al fabbisogno quotidiano del nostro organismo questa proteina innescherebbe un particolare processo di risparmio energetico, poiché l’organismo non è rifornito a sufficienza di sostanze nutritive. Questa è una scoperta interessante che potrebbe portare alla creazione di farmaci specifici per curare i disturbi metabolici.

Benefici e effetti avversi della proteina Augmentor Alfa

La proteina Augmentor-Alpha è localizzata come detto poco sopra nell’ipotalamo e ha di base la funzione di far percepire la sensazione di fame quando stiamo mangiando troppo poco oppure in caso di digiuno, oltre a questo la stessa proteina dà il via a un particolare risparmio energetico di modo che l’organismo non vada in deficit. Una sorta di strategia del corpo per far fronte alla mancanza di cibo: mangio poco, quindi il metabolismo lavora poco.

Quindi possiamo dedurre che mangiare in modo regolare, senza lunghe ore di digiuno, in modo equilibrato e soprattutto sano ci permette di essere sempre attivi e pieni di energia. Il nostro organismo risponde a queste caratteristiche quando ci alimentiamo bene, diversamente quando il cibo che assumiamo è scarso il nostro organismo tende a conservare l’energia e quindi in maniera autonoma riduce l’attività cellulare ed induce nell’uomo quelle sensazioni che portano a non portare a compimento determinate azioni.

Ecco perché spesso diciamo che non abbiamo energie e ci sentiamo stanchi, in effetti questa temporanea apatia o stanchezza è un meccanismo di difesa che permette all’organismo di non sprecare le poche sostanze che ha potuto immagazzinare. Molto spesso però questo meccanismo che può essere utile, in alcuni casi diventa deleterio perché è proprio questa specie di protezione che può scatenare l’aumento di peso fino ad arrivare all’obesità.

Fame, sete, freddo e caldo: il nostro metabolismo agli ordini di una proteina

I ricercatori stanno valutando la possibilità di mettere a punto tecniche di inibizione o potenziamento degli effetti di questa proteina, perché potrebbe essere utile nella cura di molte malattie correlate proprio ai malfunzionamenti del metabolismo. Ad esempio potrebbe essere di grande aiuto per i malati di anoressia che con un potenziamento specifico dell’attività di questa proteina potrebbero aumentare il proprio peso corporeo.

Mentre inibendo l’effetto della proteina stessa si potrebbe aiutare tutte le persone in stato di obesità, che potrebbero in questo modo riuscire a riequilibrare il proprio peso.

Dobbiamo comunque sottolineare che la proteina Augmentor-Alpha ha una serie di molteplici funzioni, tra le quali possiamo citare la termoregolazione e il controllo dello stress. Nel comparto delle proteine i ricercatori americani lavorano da tempo e hanno anche di recente scoperto che nel cervello umano questa proteina che si occupa di regolare anche l’idratazione, ovvero la sensazione di sete che viene attivata soprattutto nelle persone che hanno la cattiva abitudine di bere poco. Una proteina molto attiva quindi ma non sempre in maniera benefica.

Problemi di metabolismo irrisolti

Lo studio sulla proteina Augmentor Alpha di fatto non è recentissimo ma ha spalancato le porte a una serie di successive ricerche e studi applicati proprio alla possibilità di sfruttare anche i lati negativi di questa proteina, che sembrerebbe sia la causa principale di alcuni tipi di cancro e dell’obesità.

Controllando e dirigendo in modo specifico e mirato la sua attività all’interno dell’organismo, i ricercatori affermano che se ne può trarre beneficio e sviluppando nuovi farmaci, che possono combattere gli effetti negativi stessi che la proteina produce, si potrà lavorare per la salute degli individui.

Le dinamiche abbastanza complesse legate ai fattori di attività di questa proteina nell’organismo umano sono state messe a punto e studiate conducendo varie sperimentazioni sui topi, sui quali la proteina veniva potenziata o eliminata del tutto con effetti totalmente differenti, quindi è sicuramente comprovato che Augmentor-Alpha abbia realmente un’importanza particolare nella regolazione del peso corporeo.

La proteina in questione viene ad avere così un’azione importante e determinante sul sistema metabolico benché il suo modo di agire all’interno del corpo umano sia comunque ancora in oggetto di dibattito. In ogni caso lo studio condotto offre un futuro di ottime prospettive proprio nel trattamento di tutti quei disturbi metabolici che non possono essere risolti attraverso le cure già conosciute.

Infatti una serie di farmaci che in modo indiretto limitano gli effetti di questa proteina sono già in commercio e vengono generalmente usati per curare patologie di vario genere, ma potrebbero essere nettamente migliorati e usati in terapie personalizzate e mirate proprio per quelle persone che hanno problemi irrisolti di metabolismo.

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