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La respirazione: allenare il respiro con SpiroTiger
Spirotiger e respirazione: allenare il nostro respiro
…se volessimo allenare il nosto respiro?
Molto spesso si parla di training o condizionamento muscolare come di qualcosa che, soprattutto quando ben strutturato, è in grado di apportare tutta una serie di benefici sia nell’individuo alle prime armi che in quello già più esperto ed allenato.
Tuttavia, troppo poco spazio viene lasciato all’allenamento della muscolatura respiratoria: eppure, escludendo il cuore, è proprio il sistema della pompa muscolare respiratoria quello che utilizziamo di più e, idealmente, senza sosta, seppure a intensità diverse a seconda del livello di attività svolta.
Basterebbe chiedere a un qualsiasi atleta, ancor di più se di endurance, quanto tempo passa ad allenare i gruppi muscolari che usa maggiormente, al fine di essere in grado di mantenere l’efficienza del gesto tecnico specifico nel tempo.
Quanto spesso si pensa a dedicare almeno parte di un allenamento alla muscolatura respiratoria?
Non si tratta solo di perseguire l’obiettivo di un allenamento il più possibile a 360 gradi; un altro aspetto, molto più pratico, e’ stato messo in evidenza da anni dalla ricerca scientifica: si tratta del cosiddetto “metaboriflesso”.
Brevemente, questo termine descrive il fenomeno per il quale il nostro corpo, in occasione di quello che percepisce come sforzo prolungato e della conseguente incrementata richiesta metabolica del nostro corpo, seleziona a “chi” destinare le risorse disponibili (vd ossigeno in primis): naturalmente, nell’ottica della sopravvivenza, il sistema respiratorio, insieme ai suoi muscoli sarà tra i distretti che avranno assoluta precedenza, questo a scapito del sistema locomotore in senso stretto (quello che sta eseguendo l’attività che ci ha portato al fiato corto per intenderci).
Cio’ significa che prima il nostro sistema respiratorio non e’ in grado di sopperire alle aumentate richieste da parte del nostro corpo, prima si verificherà questo dirottamento, questo “furto” alla Robin Hood (Seals, DR, 2001) delle risorse dai muscoli dell’apparato locomotore per destinarle al sistema respiratorio stesso.
Il risultato ultimo, nella pratica, è il calo, se non l’interruzione della performance, della attività, che può si essere quella sportiva, ma anche una di quelle azioni della quotidianità come il salire le scale, il camminare poche centinaia di metri o anche la propria cura di se.
Come spostare l’innescarsi di questo meccanismo di metaboriflesso?
Come per qualsiasi altro muscolo, l’allenamento può, tra le altre cose, spostare la soglia di fatica anche nella muscolatura respiratoria. Una metodologia, ormai con una storia trentennale alle spalle, e’ quello della iperventilazione isocapnica volontaria tramite un apposito device, lo SpiroTigerⓇ (Idiag AG, Fehraltorf, Switzerland).
SpiroTigerⓇ Razionale per l’iperventilazione in isocapnia.
Normalmente si è visto come l’iperventilazione sia limitata dagli effetti negativi causati da bassi livelli di CO2 (vasocostrizione, ischemia cerebrale, che a sua volta può portare a sincope, ipossia, diminuzione della pressione sia sistolica che diastolica, parestesia, vertigini e tremore muscolare).
In più, sempre in seguito a ipocapnia, il soggetto diventa incapace di mantenere gli stessi livelli di frequenza respiratoria e di volumi con cui aveva iniziato, portando a una sospensione precoce dell’attivita’ (Sein, AJ, 2014).
E’ dunque necessario affiancare un costante rifornimento di CO2 al paziente, che vada a compensare per quella quota in più eliminata nella fase espiratoria, mantenendo il livello nei limiti della norma (isocapnia). Questo stato di iperpnea isocapnica può essere raggiunto e soprattutto mantenuto nel tempo, grazie all’utilizzo di uno strumento specifico, lo SpiroTigerⓇ (Idiag AG, Fehraltorf, Switzerland).
Come funaziona lo SpiroTigerⓇ
Tramite SpiroTiger® il soggetto è in grado di inalare ed esalare quantità di aria predeterminate, mantenendo una frequenza respiratoria elevata, senza che, però tutto questo gli vada a causare alcuno degli effetti collaterali della iperventilazione sovraesposti.
Primariamente concepito per allenare endurance e coordinazione dei gruppi muscolari respiratori, SpiroTiger® permette anche di allenarne forza, mobilità e velocità di contrazione. Oltre a questa molteplicita’ di effetti, l’allenamento con SpiroTiger® ha anche il vantaggio di essere efficace in poco tempo: questo perche’, non essendo necessaria alcuna attivita’ fisica per raggiungere i volumi e le frequenze target, tutte le energie e i minuti della seduta sono fin dall’inizio indirizzati all’allenamento della muscolatura respiratoria.
Ulteriori “effetti collaterali” correlati ad un allenamento con SpiroTigerⓇ
Sebbene gli effetti principali dell’allenamento con questo device facciano riferimento a una maggiore funzionalità respiratoria, che a sua volta si traduce in una migliorata capacità di esercizio (si ricordi che nel nostro caso usiamo il termine in senso lato, andando a includere anche le semplici attività della vita quotidiana). Ulteriori effetti correlati all’utilizzo di SpiroTiger® includono un possibile alleviamento dei dolori cronici osteoarticolari (in particolare per quanto riguarda il rachide), una diminuzione delle infezioni alle vie respiratorie (grazie a una maggiore ventilazione globale e alla aumentata capacita’ di espettorazione) e un più generale miglioramento della qualità della vita. Infine, un ultimo aspetto che differenzia SpiroTiger® da molte modalità di intervento e’ l’assenza, ad oggi, di controindicazioni, sempre che l’allenamento sia eseguito sotto la guida e il monitoraggio di personale formato al suo uso.